La psoriasi è una malattia che comporta la comparsa sulla pelle di lesioni e chiazze rossastre: visto che è un disturbo molto comune, vale la pena di imparare a conoscerla e a riconoscerla, per sapere come farvi fronte. Ne parliamo con la Farmacia Pelizzo presso la cui sede si possono richiedere numerosi consigli su cosmetici e cosmeceutici a Udine.
In tutto il mondo circa 1 persona su 3 è colpita da psoriasi: stiamo parlando, pertanto, di un disturbo piuttosto comune, e solo in Italia sono 2 milioni e mezzo le persone che ne soffrono, senza distinzioni di razza e di sesso ma con una prevalenza per la fascia di età compresa tra i 16 e i 25 anni e per quella compresa tra i 55 e i 65 anni. Questa patologia cutanea di carattere infiammatorio è cronica e contraddistinta da un andamento recidivante. Sulla cute delle persone affette da psoriasi si formano delle lesioni, come chiazze rosse con bordi irregolari: sono le cosiddette placche, le quali sono rivestite di squame argentee o bianche che ricoprono anche la superficie di pelle fra le lesioni e la cute circostante. La zona occipitale del cuoio capelluto, le ginocchia e i gomiti sono le parti del corpo in cui tengono a comparire in misura più consistente le placche psoriasiche.
I sintomi della psoriasi
Le placche rappresentano il più importante segno della psoriasi. In un primo momento si manifestano chiazze di dimensioni differenti sul cuoio capelluto, sulle ginocchia, sui gomiti, sulle natiche, sulla schiena, sulla zona delle sopracciglia e sulla fronte, ma anche nella zona perianale, attorno all’ombelico e sotto le ascelle. La guarigione delle prime chiazze può avvenire in maniera spontanea, ma poi esse si possono ripresentare anche dopo anni come recidiva. In altri casi invece le prime chiazze sono persistenti e addirittura diventare più grandi, entrando in contatto le une con le altre così da generare lesioni più grandi che sono causa di bruciore e di prurito.
Il prurito nella psoriasi
Non di rado anche le unghie possono essere colpite dal prurito, e in tal caso esse si caratterizzano per un aspetto deformato: assumono una colorazione giallastra, hanno la superficie ispessita o striata e presentano delle indentature. L’entità del prurito può essere più o meno grave, e il grattamento ha come effetto inevitabile il peggioramento delle lesioni. La sensazione di bruciore si può manifestare nel momento in cui le placche si infiammano ancora di più a causa di fattori esterni: per esempio l’impiego di detergenti e saponi non adatti, le temperature estreme, il contatto diretto con i detersivi, l’uso di indumenti irritanti, e così via.
La regressione della psoriasi
La psoriasi dura tutta la vita, fermo restando che possono esserci periodi di tempo più o meno lunghi nel corso dei quali si verifica una regressione delle lesioni totale o parziale. In molti casi sono dei fattori esterni a provocare le riacutizzazioni: si può trattare di traumi locali, di temperature estreme o di un semplice cambio di stagione. Ma lo stesso può avvenire anche per effetto di agenti interni, tra cui un forte stress fisico e psicologico, l’utilizzo di farmaci o la presenza di malattie infettive.
Il livello di intensità della psoriasi
Sono tre i livelli di intensità in cui è possibile classificare la psoriasi: grave, moderata e lieve. La definizione del grado di intensità cambia a seconda della superficie corporea che risulta compromessa, in base alla gravità dei sintomi ma anche in funzione dell’impatto che la malattia ha sulla qualità di vita dei soggetti colpiti. L’artrite psoriasica è una forma di andamento degenerativo della malattia: essa può essere periferica o centrale, a seconda che coinvolga le articolazioni delle falangi o arrivi a interessare la colonna vertebrale.